LA STRUNCATURA

La “struncatura” è una particolare qualità di pasta prodotta sul versante tirrenico della provincia di Reggio Calabria ed in particolare nella Piana di Gioia Tauro.

Leggenda vuole che fosse prodotta con gli scarti della molitura dei cereali, addirittura raccolta dal pavimento! In realtà la sua origine, il suo nome e la sua forma particolare sono dovuti ad un pastificio fondato a Gioia Tauro da imprenditori amalfitani che la realizzavano con i residui della pasta prodotta, che venivano tagliati (“stroncati”) per consentire l’impacchettatura una volta lasciata la pasta ad essiccare per un solo giorno: questa massa già più asciutta veniva mescolata a un po’ di olio, rimessa nel laminatoio per formare delle linguine, che risultavano di un colore particolare per via del processo di ossidazione dell’impasto.

Questa pasta era quindi una seconda scelta e, perciò, veniva venduta a prezzo minore di quella bianca. Acquistata a buon mercato, veniva condita con olio d’oliva riscaldato e sardine sotto sale dissolte nell’olio. Una volta condita la pasta, la si cospargeva di mollica di pane abbrustolita, al posto del più costoso formaggio.

Eppure, il risultato era, già allora, un piatto estremamente gustoso, economico e anche molto energetico. Non è quindi un caso se ancora oggi la “struncatura” è uno dei piatti più apprezzati e caratteristici della zona di Reggio Calabria.