La vocazione vinicola della Calabria è nota fin dalla più remota antichità, tant’è che i Greci chiamavano la nostra terra “Enotria”, ovvero “Terra del Vino” prima ancora di insediarvisi. Le numerose qualità di vite che si sono via via sviluppate, adeguandosi alle diverse tipologie di terreno, irrigabilità, esposizione, hanno dato nel tempo vita a vini differenti a seconda della località di coltivazione.
La Città metropolitana di Reggio Calabria ha ottenuto, fin dalla istituzione delle DOC, due riconoscimenti: il Bivongi, un vino che ha rappresentato da subito un’eccellenza nel campo dei rossi, e il Greco di Bianco, un vino la cui produzione è mantenuta intatta secondo metodi millenari, che danno un nettare dolce e profumato. Accanto a queste due DOC, oggi DOP, si sono via via aggiunte sette IGT, oggi IGP, a testimonianza della capacità dei produttori di investire nella cura dei vitigni per produrre ottimi vini, oramai diffusi ampiamente nei circuiti di distribuzione nazionali ed internazionali.
Il vino calabrese, e quello reggino in particolare, sta riscuotendo grande interesse: una viticultura rispettosa della tradizione ma dedita a costanti attività di ricerca ha permesso di rilanciare i vitigni Gaglioppo – il più usato – Calabrese, Magliocco, Nerello, Greco Nero e Bianco e molti altri. Questi, grazie alle loro caratteristiche, hanno iniziato ad uscire dall’ambito del vino da taglio e a dare dignità a nomi come Costa Viola, Scilla, Arghillà, Pellaro, Palizzi e Locride, tutte IGT della Città metropolitana, oltre alla IGT Calabria, condivisa in tutto il territorio regionale.
Ma per gli intenditori, o anche semplici amanti del buon bere, Reggio Calabria e il suo territorio offrono tantissime altre sorprese, come i nuovi sorprendenti bianchi e rosé. Un territorio da scoprire quindi, e da gustare in tutte le sue innumerevoli sfumature. Vini compresi.